il leader leghista
Vilipendio, Salvini: «Parlai dei giudici in un’assemblea privata non al comizio»
La difesa del senatore in udienza al tribunale di Torino dove è imputato di vilipendio all’ordine giudiziario
«Quando parlo di solito sono concentrato su chi mi ascolta e su ciò che dico, e quello non era un comizio pubblico, ma un’assemblea riservata». Matteo Salvini, durante un esame durato poco più di mezz’ora, ha risposto davanti al tribunale di Torino dove è imputato di vilipendio all’ordine giudiziario.
Matteo Salvini in tribunale a Torino
Salvini, arrivato a Palazzo di giustizia intorno alle 14.30, avrebbe pronunciato frasi offensive per la magistratura il 14 febbraio 2016, durante il congresso regionale della Lega tenutosi al palasport di Collegno, nel Torinese (organizzato per l’elezione del nuovo segretario regionale).
Parlai della magistratura, ha ricordato Salvini, «perché c’erano persone che utilizzavano indagini della magistratura per fini politici». Insomma, secondo il leader leghista, non ci fu alcuna offesa specifica e deliberata: «Avevo e continuò ad avere fiducia nei magistrati e nella loro libertà di giustizio. Fortunatamente, la magistratura italiana non è solo Palamara».