29 novembre 2020 - 00:39

«Unisciti a noi»: Leidaa cerca volontari per aiutare in tempo di Covid gli animali e i loro proprietari

La Lega per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente lancia un appello per cercare nuovi volontari. Brambilla: «L’emergenza non è finita e noi siamo in prima linea. In un compito nobile, al servizio del Paese. Per non lasciare solo nessuno»

di Silvia Morosi

«Unisciti a noi»: Leidaa cerca volontari per aiutare in tempo di Covid gli animali e i loro proprietari
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«Unisciti a noi!». È questo l’invito lanciato dall’onorevole Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente (Leidaa). Una chiamata all’azione rivolta a tutti coloro che amano gli animali e vogliono dedicare il proprio tempo alle famiglie colpite dal Covid. Dopo le decine di migliaia di casi presi in carico nella prima fase della pandemia, sono circa
3mila (tra richieste di intervento e di informazioni) quelli trattati dal servizio «Leidaa per emergenza Covid-19» nei primi quindici giorni di ripresa a pieno ritmo dell’attività, di cui 400 risolti con la presa in carico dell’animale perché i proprietari sono in isolamento o, purtroppo, hanno perduto la vita a causa della malattia. «Siamo in prima linea — spiega Brambilla — in un compito nobile, al servizio del Paese» (tutte le informazioni sul servizio sono reperibili sul sito www.leidaa.info o al numero 02-94351244).

La locandina della campagna La locandina della campagna

Il racconto dei volontari

A chiamare all’azione sono anche — in un video — i tanti volontari già impegnati nell’associazione. Come Maria Vittoria, detta Mavi, ingegnere biomedico madre di due figli, che racconta: «Ho una vita bella intensa, ma mi sembrava doveroso spendermi in prima persona». O Viviana, imprenditrice del settore turismo, che ha «scelto la Leidaa per aiutare le persone che hanno bisogno», mentre Andrea, studente universitario, ha scoperto questa possibilità «grazie ai social» e ha deciso di coglierla, senza pensarci troppo. Come Isabel, anche lei studentessa. C’è, poi, Viviana — insegnante di nuoto — che ha scelto di dedicare il suo tempo mentre i centri sportivi sono chiusi, o Flavia — impiegata amministrativa — che continuando a lavorare e ha scelto «di ripagare questa mia fortuna così».Senza dimenticare Raffaella che, con tutte le protezioni per evitare il contagio, ogni giorno a Catania si prende quotidianamente cura di Milly e Lea, due cani di una famiglia in quarantena.O Katia, che a Milano ha adottato Bijoux, una cucciola che ha perso il proprietario a causa del coronavirus, e ha deciso di entrare a far parte dei volontari Leidaa. Basta poco— insomma — per «fare un’esperienza appagante», «trovare il proprio posto» e «supportare persone e animali». C’è bisogno di fare qualcosa per gli altri, «e questa è una cosa che fa bene al cuore», dicono tutti in coro.

«Un esercito del bene a disposizione di chi soffre»

Insieme a loro, molti altri hanno deciso di rendersi disponibili, per portare sempre più aiuti dove ci sono delle difficoltà, che si tratti di portare i cani a spasso, accompagnarli dal veterinario, acquistare gli alimenti o provvedere a tutte le altre esigenze dei nostri amici a quattro zampe. «Chi è stato colpito dal Covid-19, direttamente — conclude l’onroevole — o indirettamente perché si sono ammalati i suoi cari ha spesso serie difficoltà a gestire gli animali da compagnia. Basti pensare alla situazione dei positivi in quarantena, a volte interi nuclei familiari, che non sanno a chi affidare il proprio cane per farlo uscire per le quotidiane passeggiate o per portarlo dal veterinario. Il problema si aggrava se le persone vengono ricoverate e gli animali restano improvvisamente soli, e diventa drammatico quando i pazienti perdono la battaglia con il Covid». Un nobile esercito a disposizione di chi soffre che aiuta «chi vive l’angoscia della malattia a non avere almeno la preoccupazione di provvedere ai propri piccoli amici».

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