Charlotte Johnson-Wahl, chi era la madre del premier britannico Boris Johnson

di Paola De Carolis

La donna aveva 79 anni e da quando ne aveva 40 era affetta dal morbo di Parkinson. Cresciuta in una famiglia intellettuale e agiata, pittrice di successo, ha avuto quattro figli e 13 nipoti

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LONDRA — Il primo ministro Boris Johnson è stato oggi raggiunto dalle condoglianze dei parlamentari britannici così come dei capi di governo stranieri per la morte della madre Charlotte Wahl. La donna, che aveva 79 anni, era ricoverata in ospedale a Londra e «si è spenta all’improvviso e in modo sereno», ha fatto sapere la famiglia con un comunicato. Se era noto che fosse affetta dal morbo di Parkinson — la diagnosi era arrivata quando aveva appena 40 anni — non si sapeva che le sue condizioni si erano aggravate. Pittrice di successo, Wahl aveva divorziato dal padre di Johnson, Stanley, nel 1979 mettendo a fine a un matrimonio che, se aveva portato alla nascita di quattro figli — oltre a Boris, il primogenito, Rachel, giornalista e scrittrice, Jo, ex politico conservatore, e Leo, produttore cinematografico e imprenditore — era stato in parte infelice e violento, come Charlotte aveva confidato a Tom Bower, autore della biografia del premier. Il figlio Boris le era molto legato: l’aveva definita «l’autorità suprema» della famiglia e al congresso conservatore del 2019 aveva sottolineato di aver imparato da lei che «ogni essere umano sul pianeta ha la stessa importanza, la stessa dignità e lo stesso valore». Prima del ricovero andava spesso a trovarla nell’appartamento di Notting Hill dove viveva.

Nata nel 1942, Charlotte era cresciuta in una famiglia intellettuale e agiata. Il padre, Sir James Fawcett, era stato un avvocato di successo, presidente della Commissione europea per i diritti umani negli anni 70 e professore universitario. Era stato lui a presentarle Stanley, allora un ragazzo di buone promesse. Charlotte, che stava studiando letteratura inglese all’università di Oxford, interruppe gli studi nel 1963 per sposare Johnson e trasferirsi con lui negli Usa, dove aveva vinto una borsa di studio. A New York Charlotte mise al mondo Boris — vero nome Alexander Boris, ma a Eton compagni e scuola e professori cominciarono a chiamarlo Boris e Boris è rimasto. A conclusione della parentesi statunitense, Charlotte riprese gli studi a Oxford e divenne la prima donna sposata a laurearsi nel collegio di Lady Margaret Hall, ma il ritorno in Gran Bretagna coincise anche, stando alla ricostruzione fatta da Wahl a Bower, con l’inizio di gravi problemi matrimoniali, nonché i tradimenti e le percosse del marito (che Stanley ha sempre negato).

Sola, senza soldi e con i figli piccoli, Charlotte soffrì un esaurimento nervoso per il quale venne ricoverata in ospedale per diversi mesi. «Mi ero completamente persa», raccontò in un’intervista. Dopo il divorzio e un periodo di «povertà dickensiana», conobbe negli Usa il secondo marito, Nicholas Wahl, professore universitario assieme al quale costruì un’esistenza felice ed equilibrata. Tornò a Londra nel 1996 dopo la morte del marito. A Londra e negli Usa i suoi dipinti sono stati ampiamente esibiti. È stata lei, quando i figli erano piccoli, a trasmettere loro l’amore per l’arte e la letteratura. Da loro ha avuto 13 nipoti. Nonostante il Parkinson non aveva smesso di dipingere, anzi, l’arte — aveva raccontato — le aveva fatto scoprire il piacere della disciplina.

14 settembre 2021 (modifica il 14 settembre 2021 | 14:50)