Mariolino Corso & Pierino Prati
La solitudine dell’ala sinistra

risponde Aldo Cazzullo

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Caro Aldo,
ero un ragazzetto, avrò avuto sì e no 12 anni. E ricordo ancora il freddo che patii aspettando Mario Corso fuori da un locale in zona Sempione. E quando uscì, oltre all’autografo ricordo ancora la sua carezza sulla mia testolina infreddolita, e che mi scaldò anche il cuore. Forza Inter sempre!
Fabio Rossi, Milano

Un’altra leggenda ci lascia... Ciao Pierino ci mancherai, insieme a Corso, giocherete il derby in paradiso.
Herbet R.

Ero un bambino negli anni ‘70, ricordo mio padre che mi raccontava di Pierino Prati e dei perfetti assist di Rivera.
Pasquale Amitrano

Mariolino Corso & Pierino Prati La solitudine dell’ala sinistra

Cari lettori,
La scomparsa a tre giorni di distanza delle due ali sinistre dell’Inter e del Milan ha commosso molti di voi. Per quanto Mariolino Corso e Pierino Prati (nella foto) giocassero in ruoli diversi — mezzala il primo, attaccante puro il secondo —, avevano molti punti in comune; e non solo la grazia nel piede e il diminutivo nel nome. Entrambi avevano davanti la più grande ala sinistra nella storia del calcio italiano, forse mondiale: Gigi Riva. Per questo giocarono in Nazionale meno di quanto avrebbero meritato. Lady Fraizzoli, moglie del patron dell’Inter, disse che valevano più dieci minuti di Corso che novanta di Domenghini; «come il presidente gli è capitato a tiro, il bergamasco gliene ha dette quattro e si è giocato la maglia: cederlo, adesso, è un piacere» (Gianni Brera). Domenghini vincerà lo storico scudetto del Cagliari e sarà vicecampione del mondo. Prati segnerà una tripletta all’Ajax di Cruijff nella finale di Coppa dei Campioni (memorabile il gol — di destro — su assist di tacco di Rivera). Ogni generazione ha avuto i suoi campioni; salutarli è dire addio a un pezzo di noi stessi.

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L'ingiustizia

«Lavoratori autonomi, il pasticcio delle indennità»

Da alcuni giorni è possibile accedere al sito dell’Inps per richiedere l’indennità di 1.000 euro prevista dall’art. 84 del decreto Rilancio; i lavoratori autonomi con partita Iva e iscritti alla Gestione separata devono dimostrare una riduzione di almeno il 33% del reddito nel secondo bimestre 2020 rispetto al secondo bimestre 2019. Riduzione del reddito quindi, e non di fatturato. Ma al ministero dell’Economia dovrebbe essere noto che le fatture in Italia vengono pagate, bene che vada, a 60 giorni dall’emissione. La sospensione dei lavori causa Covid ha causato una contrazione del fatturato per i liberi professionisti, mentre è probabile che gli incassi di marzo e aprile non siano stati tanto diversi da quelli dell’anno prima. Un esempio: io, traduttrice e interprete free lance, fra marzo e aprile ho fatturato 280 euro (lo scorso anno venti volte tanto), ma ho ricevuto pagamenti di fatture emesse fra dicembre e gennaio. Quindi non avrò il bonus. Sono esclusa come libera professionista anche dal contributo a fondo perduto previsto dall’articolo 25 d.l. 34/2020 ed erogato dall’Agenzia delle Entrate. Dopo le proteste di singoli lavoratori e di associazioni di categoria come Acta e Colap erano arrivati timidi segnali di disponibilità a correggere le storture dei requisiti. Invece ancora una volta si è deciso di ignorare una categoria di lavoratori di cui pare chiaro che non si conoscono neppure le condizioni operative.
Cristina Franzoni, cristina_franzoni@libero.it

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Vi proponiamo di mettere in comune esperienze e riflessioni. Condividere uno spazio in cui discutere senza che sia necessario alzare la voce per essere ascoltati. Continuare ad approfondire le grandi questioni del nostro tempo, e contaminarle con la vita. Raccontare come la storia e la cronaca incidano sulla nostra quotidianità. Ditelo al Corriere.

MARTEDI - IL CURRICULUM

Pubblichiamo la lettera con cui un giovane o un lavoratore già formato presenta le proprie competenze: le lingue straniere, l’innovazione tecnologica, il gusto del lavoro ben fatto, i mestieri d’arte; parlare cinese, inventare un’app, possedere una tecnica, suonare o aggiustare il violino

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