14 marzo 2019 - 17:29

Ponte Morandi, il presidente del Tar: «Autostrade potrebbe essere risarcita»

Il magistrato lo ha dichiarato a una emittente privata. La società contesta la sua esclusione dalla gara per la ricostruzione ma ha promesso che non bloccherà i lavori. udienza il 22 maggio

di Claudio Del Frate

Ponte Morandi, il presidente del Tar: «Autostrade potrebbe essere risarcita»
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Autostrade per l’Italia «potrebbe chiedere un risarcimento dei danni e risultare vittoriosa» in relazione alla sua esclusione dalla gara per la ricostruzione del Ponte Morandi. Lo ha dichiarato il presidente del Tar della Liguria Giuseppe Daniele intervistata da una emittente privata di Genova. Daniele è stato interpellato in proposito a margine dell’inaugurazione dell’anno giudiziario; il magistrato non ha voluto esprimere cifre precise ma ha dichiarato che il risarcimento potrebbe essere «notevole». Il presidente del Tar ha poi ricordato che non ci saranno effetti sulla ricostruzione in quanto «la ricorrente non ha avanzato istanza di sospensiva: mi sento di rassicurare i genovesi che non ci saranno problemi nel caso in cui il ricorso dovesse essere accolto. I lavori del ponte non si interromperanno perché la società ha scelto di tutelare i suoi diritti senza bloccare i lavori».

Il consiglio di amministrazione di Autostrade (Aspi) aveva deliberato di presentare ricorso alla giustizia amministrativa il 13 dicembre scorso, dopo aver appreso che il ministero delle infrastrutture l’avrebbe esclusa dagli appalti per la ricostruzione del viadotto sul Polcevera crollato il 14 agosto scorso provocando la morte di 43 persone. Fin dall’inizio i più alti rappresentanti del governo (a cominciare dal premier Conte e dai vice Salvini e Di Maio) avevano promesso che Aspi non avrebbe «toccato un sasso» nella fase di ricostruzione del ponte. La prima udienza si è tenuta davanti al Tar ligure il 27 febbraio scorso ma su richiesta dei legali di Autostrade è stata aggiornata al 22 maggio. Aspi contesta anche la nomina del sindaco di Genova Marco Bucci a commissario straordinario per la ricostruzione ma soprattutto chiede che sia riconosciuto un fatto: non è possibile sanzionare preventivamente la società per la tragedia del ponte senza che la giustizia penale ne abbia riconosciute le colpe.

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