Costa: «I nuovi vaccini Covid aggiornati? A fine settembre le dosi saranno nei centri»

di Margherita De Bac

Il sottosegretario: «Andiamo verso l’enemia, è tempo di eliminare l’obbligo di indossare le mascherine sui mezzi pubblici e eliminare del tutto l’isolamento»

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«Andiamo verso la normalità. L’isolamento dei positivi è stato ridotto da 7 a 5 giorni. E si aggiunge un’altra buona notizia», commenta l’ok dell’Ema ai vaccini aggiornati Andrea Costa, sottosegretario alla Salute, esponente di Noi Moderati, candidato in Liguria, capolista al proporzionale per la Camera.

«Entro fine settembre dovremmo avere a disposizione questo prezioso strumento. Poi aspettiamo che le aziende siano pronte con vaccini ancora più aggiornati, contenenti la sottovariante BA.5, prevalente nel mondo. La scienza per fortuna corre in fretta e anche noi. I centri sono pronti a somministrare le dosi».

C’è chi paventa un altro autunno denso di criticità. Cosa possiamo aspettarci?

« La rinuncia alla didattica a distanza a scuola è un chiaro segnale che stiamo andando nella direzione dell’endemia, cioè di convivenza col virus . Bisogna avere il coraggio di rivedere le norme»

Lei già lo scorso luglio si è pronunciato a favore della riduzione dell’isolamento. E’ ancora convinto?

«L’obiettivo per ritrovare la normalità è abolire del tutto l’isolamento per le persone asintomatiche. Mantenendo gli attuali tempi e prevedendo che la gente resti a casa, rischiamo di mettere in difficoltà le aziende per le troppe assenze dei dipendenti. Il virus continua a circolare e contagiare anche se da luogo a infezioni lievi o addirittura senza sintomi (leggi l’ultimo bollettino)».

La mascherina sta diventando un oggetto obsoleto anche dove dovrebbe essere indossata. Continueremo a indossarla in alcuni luoghi?

«Avere coraggio significa anche rinunciare all’obbligo di mascherina nei mezzi di trasporto. Dopo due anni di restrizioni dobbiamo dare segnali di fiducia ai cittadini. I numeri sono a nostro favore. I ricoveri sono in calo, siamo di fronte a uno scenario gestibile. E pensare che qualcuno era contrario alla riapertura delle scuole, sulla base di previsioni apocalittiche»

La vaccinazione anti Covid è entrata in campagna elettorale. E’di destra o di sinistra?

«Il segretario del Pd Letta e il ministro Speranza stanno cercando di impostare una campagna elettorale sulla pandemia prefigurando un centrodestra a trazione no vax e un centrosinistra schierato dalla parte della scienza. Niente di più falso»

Una fake news, dice lei?

«Una grande fake news. La gestione dell’emergenza da parte del governo Conte è stata fallimentare tanto che è nata l’esigenza di dare vita a un governo di unità nazionale. Noi del centrodestra, anche io come sottosegretario nel ministero della Salute, abbiamo partecipato attivamente alla campagna di prevenzione e le vaccinazioni sono passate da 70mila al giorno a 700mila (leggi il bollettino). Grande risultato raggiunto grazie al senso di responsabilità dei cittadini e al ruolo svolto dalle Regioni. Alcune delle più virtuose, come Veneto, Piemonte, Lombardia e Liguria, sono amministrate dalla colazione di centrodestra».

Nei programmi elettorali si parla poco di sanità. Ve la siete dimenticata?

«Sono convinto che il tema diventerà centrale perché tocca direttamente i cittadini nel vivo. Siamo consapevoli che senza la salute non ci possono essere sviluppo e crescita. Dobbiamo fare tesoro di due anni di pandemia intervenendo sui pronto soccorso che possono essere alleggeriti mettendo nella condizione il territorio di agire da filtro (leggi qui il reportage)».

Mancano i medici, certe specialità sono a corto di rincalzi. Cosa fare?

«Togliamo il numero chiuso a medicina e selezioniamo dopo il primo anno. I test di ingresso con sono meritocratici (leggi i problemi legati alla carenza medici)».

2 settembre 2022 (modifica il 2 settembre 2022 | 07:23)