23 febbraio 2021 - 19:18

Morta Fiammetta La Guidara, giornalista del Motomondiale e della Formula 1

Cinquant’anni, inviata di punta di Motosprint e Autosprint, volto assai noto anche in tv per i suoi interventi nelle trasmissioni dedicate al mondo dei motori. Il ricordo dei colleghi nelle redazioni del Gruppo Amodei. «Il tuo sorriso raccontava tutto»

di Alessandro Fulloni

Morta Fiammetta La Guidara, giornalista del Motomondiale e della Formula 1 Fiammetta La Guidara
shadow

Un lutto — ancora un altro dopo quello di Fausto Gresini — che ha lasciato attonito, sgomento e addolorato il mondo degli appassionati di motorismo e automobilismo. È morta nella notte tra lunedì e martedì la giornalista Fiammetta La Guidara, firma e e inviata celebre di Motosprint e Autosprint (le storiche e seguitissime riviste sui motori edite dal Gruppo Amodei e ora con le redazioni silenziose per il dolore) e presenza assai apprezzata in tante trasmissioni tv sul Motomondiale e sul Circus. Di cui sapeva tutto, dalla tecnica dei bolidi in gara a tutti i particolari delle vite dei campioni. Se ne è andata a cinquant’anni lasciando il marito Tarcisio. Se ne è andata via per un malore improvviso che l’ha uccisa mentre solo poche ore prima pensava a quel che avrebbe scritto nei pezzi dei prossimi giorni, sempre belli, sempre accurati, sempre pieni di dettagli che rendevano godibili e trascinanti i suoi articoli. Era stata a lungo anche addetta stampa della Federazione Motoristica italiana, lei che prese il «patentino A» per le moto 125 di cilindrata già a 16 anni. Giovanissima «patentata», dunque, in anni in cui non erano molte le donne che si vedevano alla guida di una moto.

Il dolore ad Autosprint e Motosprint

Addolorato Mario Donnini, storica firma di Autosprint.Ecco cosa scrive sulla sua pagina Facebook: «Ciao, Fiammetta. Brava, preparata, bella, entusiasta e gentile. Preziosa e apprezzata collega anche in tutto ciò che hai fatto per Autosprint. Mi fermo qui, ti saluto avvalendomi della facoltà di non dire altro, tanto il tuo sorriso e il tuo sguardo raccontano molto di te».
Toccante, il ricordo online
del direttore di Motosprint Federico Porrozzi: «Scriveva articoli, faceva le telecronache, girava e montava video, scattava foto. E tutto le riusciva tremendamente bene. Sapeva, tanto. E conosceva tutti. E quando non sapeva, studiava e non si faceva mai cogliere impreparata. Ed era innamorata del suo lavoro e delle moto. Talmente tanto da sorprendere tutti, quando nel 2012 arrivò a Mosca per il round del mondiale Superbike alla guida di una BMW F650GS con la mamma Maria Grazia come passeggera. Dopo aver percorso 6.700 km dall’Italia alla Russia».

«Le avrei affidato il pezzo su Gresini»

Il direttore prosegue così, ancora incredulo: «Ci eravamo scritti anche ieri pomeriggio e, in seguito alle mie inutili rimostranze sul fatto che avrebbe dovuto riposarsi un po’, mi aveva detto: “Fede, mi conosci, non so stare con le mani in mano. E senza scrivere di moto mi annoio”. Stamattina, quando mi sono svegliato e ho saputo prima della scomparsa di Fausto Gresini, avevo già in mente a chi far fare il pezzo di ricordo. La sua delicatezza, anche in queste circostanze, non aveva eguali. E spero che lo stia scrivendo comunque, quel pezzo. Ovunque si trovi adesso».

© RIPRODUZIONE RISERVATA
ALTRE NOTIZIE SU CORRIERE.IT