Sei già abbonato? Accedi
Hai scelto di non dare il consenso alla profilazione pubblicitaria e del contenuto e di aderire all’offerta economica equivalente.
Accesso Consentless

Naviga il sito di Iodonna.it, Amica.it, Oggi.it, Living.corriere.it, Viaggi.corriere.it, Abitare.it e Style.corriere.it rifiutando tutti i cookie di profilazione ad eccezione di quelli tecnici necessari.

Hai cambiato idea e preferisci dare il consenso?1

Naviga il sito di iodonna.it con pubblicità profilata e senza abbonarti

Addio a Cini Boeri, la raffinata signora del design e staffetta partigiana

Le sue creazioni hanno lasciato il segno nella storia. Ma non solo: questa grande signora del design e dell’architettura, fu anche staffetta partigiana durante la Resistenza.

X

Cini Boeri, indimenticabile

All’età di 96 anni ci ha lasciati Cini Boeri, una delle personalità femminili più spiccate e significative della cultura progettuale italiana del secondo dopoguerra.

Una carriera lunga e ricca di collaborazioni con i più grandi, collezionatrice di premi, come il Compasso d’Oro nel 1979 e l’Ambrogino d’Oro lo scorso anno come riconoscimento del suo grande contributo al design milanese.

Prime donne del design

Era questa la sua cifra stilistica, senza snobismi, né atteggiamenti da diva. Classe 1924, è stata una delle prime donne nel mondo dell’architettura e del design del secolo scorso, ma anche fra quelle con più originalità e pensiero innovativo.

Laureata al Politecnico di Milano nel 1951, dopo aver collaborato con Gio Ponti e Marzo Zanuso, fonda il proprio studio nel 1963 e comincia a disegnare poltrone, divani, tavoli, lampade in particolare per Arflex e Knoll, portando nell’ambiente domestico uno spirito nuovo  caratterizzato da dinamicità, creatività e umanità.

Rigore e pulizia delle forme

Tra i suoi pezzi, non si può  dimenticare l’intramontabile divano Serpentone e il sofà Strips (Compasso d’Oro 1979), del 1971 e nel 1972, capaci ancora oggi di esercitare un ruolo da protagonista negli ambienti più attuali.

Ma anche le sue architetture, non saranno da meno: in particolar modo le case, da quella della Maddalena in Sardegna alla Casa nel Bosco di Osmate, per le quali ha dedicato grande attenzione allo studio della funzionalità dello spazio e ai rapporti psicologici tra uomo e ambiente.

Lavoro e famiglia

Se ne è andata insomma una donna moderna, capace di dedicarsi con tutta la passione possibile al lavoro e allo stesso tempo, non scontato per quei tempi, capace di dedicarsi a ben tre figli, tutti diventati di successo: Sandro Boeri (giornalista, a lungo direttore di “Focus”), Stefano Boeri (archistar, già assessore alla cultura del Comune di Milano) e Tito Boeri (economista, già presidente dell’Inps).

iO Donna ©RIPRODUZIONE RISERVATA