È morto Nino Cerruti, aveva 91 anni. «Un innovatore e creativo visionario»

di Gian Luca Bauzano

Lo stilista e imprenditore, è morto oggi. Era ricoverato a Vercelli per un intervento all'anca. «Simbolo dello stile italiano», lo ricorda Carlo Capasa, presidente di Camera Nazionale Moda Italiana. «Un gigante dell’imprenditoria», per il viceministro Pichetto

desc img

Nino Cerruti, uno dei nomi più noti della moda italiana, è morto oggi all'età di 91 anni. Era ricoverato all'ospedale di Vercelli a causa di un intervento all'anca.

Biellese, aveva ereditato giovanissimo l'impresa di famiglia, che aveva iniziato a guidare nel 1950, all'età di 20 anni. Nel corso di decenni di carriera, aveva lanciato giovani designer poi diventati famosissimi come Giorgio Armani. Coco Chanel adorava i suoi pantaloni, ma famosa è anche la prima giacca decostruita realizzata negli anni Settanta. Cavaliere del Lavoro, è stato anche designer ufficiale della scuderia di Formula 1 Ferrari.

Considerato maestro di stile ed eleganza, vero signore della moda, il suo nome ha identificato l’eccellenza dello stile nel jet set mondiale, da Hollywood alla Formula 1. Il suo nome è legato all’invenzione della giacca maschile decostruita. Nata proprio nel periodo, a metà degli anni Sessanta, in cui Cerruti aveva assunto tra i suoi collaboratori talenti come Giorgio Armani. Era nato a Biella il 25 settembre 1930, da una famiglia di industriali tessili. Giovanissimo, a soli 20 anni, perse suo padre ed ereditò l’attività. Evento che lo costrinse ad interrompere bruscamente gli studi di Filosofia e Giornalismo. Ma la vocazione per la moda era nel suo dna.

desc img
Una sfilata Cerruti 1881 a Parigi

Nel 1957 comincia a ottenere un successo internazionale confermato con la presentazione a Milano della sua prima linea di abbigliamento: Hitman. Un lustro dopo, nel 1962 fonda con Osvaldo Testa il marchio «Flying Cross», la prima “designer line”. A Parigi nel 1967 inaugura la prima boutique «Cerruti 1881» a Place de la Madeleine. In quel periodo nel suo Lanificio Fratelli Cerruti inizia la sua folgorante carriera Giorgio Armani. La visione della moda di Nino Cerruti era internazionale: da creativo geniale e imprenditore lungimirante stringe accordi di licenza in Giappone e Stati Uniti per aumentare la visibilità del brand e mantenere i prezzi competitivi.

desc img
Con Catherine Deneuve nel 1999 (Afp)

Sempre negli anni Sessanta nasce la linea donna. Nel 1975 la Hitman inizia produzione e distribuzione di maglieria, camicie e casual, con il marchio «Cerruti 1881 Brothers». Degli anni Settanta è il lancio del primo profumo maschile legato al marchio: Nino Cerruti. Nel successivo decennio il lancio della linea sportswear: abbigliamento dedicato a tennis e sci, due sport dove sponsorizza campioni come il tennista statunitense Jimmy Connors e lo sciatore svedese Ingemar Stenmark. Il marchio ha un successo globale e nel 1994 il brand diventa designer ufficiale della squadra di Formula 1 della Ferrari.

Sempre negli anni Novanta vengono lanciati due nuovi profumi, Cerruti 1881 Pour Homme e Cerruti 1881 Pour Femme, prodotti e distribuiti da Elizabeth Arden. Inoltre vengono aperti negozi monomarca in Cina, Hong Kong, Thailandia ed Indonesia. Nel 1995 comincia la produzione della linea femminile «Cerruti Arte». Nel 1998 viene presentato il nuovo profumo maschile Cerruti Image e nello stesso anno viene aperto il negozio Cerruti a Madison Avenue a New York.

desc img
Con Kathleen Turner all’apertura della boutique a New York

Nel 2000 Cerruti apre un flagship store ad Hong Kong. Nello stesso anno viene lanciata la versione femminile del profumo Cerruti Image. Sempre nel 2000 Nino Cerruti viene nominato Cavaliere del Lavoro dal Presidente della Repubblica. Il marchio Cerruti 1881 viene venduto nel 2001 da Cerruti Holding, per concentrarsi sul Lanificio Fratelli Cerruti. Tra i premi ricevuti da Nino Cerruti, a testimonianza di una carriera dal successo mondiale, il Bath Museum of Costume Dress of the Year Award, nel 1978 in Gran Bretagna ed il Pitti Uomo Award, a Firenze nel 1986.

Immediate le reazioni di cordoglio, a partire da quelle delle istituzioni. «La morte del manager e stilista Nino Cerruti mi addolora molto: con lui va via un gigante dell’imprenditoria italiana e un pezzo significativo di storia biellese — ha commentato il viceministro dello Sviluppo economico, Gilberto Pichetto —. Lo ricorderò sempre con affetto e stima, per le sue intuizioni, la competenza e la lungimiranza con cui ha fatto grande la moda italiana, esportando il nostro made in Italy nel mondo».

desc img
Nel 1985 (Afp)

«Un grande innovatore, un creativo visionario e precursore di molte realtà di oggi», lo definisce Carlo Capasa, presidente di Camera Nazionale Moda Italiana. «Ci legava un rapporto di tanti anni. Un uomo unico e spesso gli ripetevo che era l’uomo più chic d’Italia. Non solo per le sue scelte come creativo e imprenditore, ma anche personalmente. Aveva il perfetto phisique du role per rappresentare l’eleganza maschile e italiana».

«Lascia una grande eredità: il coraggio di investire e di credere nei giovani. Fu lui a credere in un giovanissimo Giorgio Armani di cui è stato maestro — continua Capasa —. Ha visto in maniera anticipatrice il potenziale della moda maschile e la necessità di focalizzarsi su questo universo di stile».

desc img
Giorgio Armani con Nino Cerruti

Alla notizia della scomparsa di Nino Cerruti, così ha commentato Giorgio Armani: «Apprendo con grande tristezza della scomparsa di Nino Cerruti. Nonostante negli anni i nostri contatti si fossero diradati, l’ho sempre considerato una delle persone che hanno avuto una reale e positiva influenza sulla mia vita — ha evidenziato lo stilista —. Da lui ho appreso non solo il gusto della morbidezza sartoriale, ma anche l’importanza di una visione a tutto tondo. Come stilista e come imprenditore. Il signor Nino aveva uno sguardo acuto, una curiosità vera, la capacità di osare. Mancherà quel suo modo gentile di essere autorevole e anche autoritario».

Profondo il dolore che giunge da Biella, città natale di Cerruti. Lo celebrano le parole del sindaco della città piemontese, Claudio Corradino: «Nino Cerruti non è stato solo un imprenditore illuminato ma è stata una persona che ha fatto conoscere Biella e il Biellese nel mondo nel migliore dei modi. Con classe, eleganza ma anche con quel suo modo di porsi che lo rendeva uno straordinario gentiluomo. Tra le sue tante nomine non poteva che esserci anche quella di Cittadino Onorario di Biella. La città è in lutto e non può fare altro che stringersi con calore attorno alla sua famiglia».

Ha poi continuato: «Nino Cerruti ha conquistato i mercati. E lo ha fatto da massimo esponente di quel sapere fare Biellese: eccellenza nel lavoro unita a una passione che ha saputo fare la differenza. Ha guadagnato la stima dei grandi della moda. Bella la sua frase in una delle ultime uscite pubbliche: “Abbiamo nelle mani delle risorse straordinarie ma siamo i primi a gestirle con timidezza. In questo mondo se non sei un po’ incosciente vieni messo in un angolo e noi in un angolo non ci dobbiamo andare”. Grazie Nino, per quello che sei stato e per l’immagine che hai dato di Biella nel mondo».

15 gennaio 2022 (modifica il 16 gennaio 2022 | 12:11)