Giovanni Ciacci, primo concorrente sieropositivo, si è raccontato al GF

di Maria Volpe

Lo stylist: «Si può guarire dall’HIV, senza più essere contagiosi. Bisogna combattere i pregiudizi e l’ignoranza. C’è chi pensa ancora che si possa trasmettere l’infezione con un bacio»

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Il primo sieropositivo nella casa del Grande Fratello. Così era stato annunciato Giovanni Ciacci e giovedi 29, nella quarta puntata del Grande Fratello Vip, lo stylist ha raccontato la sua storia, proprio come aveva promesso. Alfonso Signorini ha cominciato sottolineando che il Grande Fratello vuole spiegare a tutti che «Non ci sono malattie sessuali legate all’orientamento sessuale, ma solo malattie legate a comportamenti sessuali sbagliati». Ciacci raccomanda ai ragazzi di proteggersi nei rapporti sessuali, e consiglia: «se scoprite di essere sieropositivi, rivolgetevi in ospedale. Vi cureranno benissimo. Chi scopre di avere l’HIV non deve farsi prendere dal panico: ci sono le cure, gli anti retro virali».

Ciacci ringrazia i medici perchè si è curata, perchè l’infenzione è sparita dal suo sangue, «perchè ora posso avere rapporti sessuali anche non protetti, senza attaccare nulla a nessuno. Signorini sottolinea: «L’HIV si cura come qualunque altra malattia, ma ciò non significa “liberi tutti” perchè le cure sono pesanti». Ciacci: «Più della malattia, oggi c’è ancora il pregiudizio da combattere, la gente pensa che l’HIV si attacchi con un bacio, dormendo insieme, usando lo stesso bagno. C’è un’ignoranza tremenda. Tempo fa mi hanno scritto “untore”, capite la gravità? Ne ho sofferto moltissimo».

Lo stylist racconta poi del suo momento più difficile. «A un certo punto mi volevo ritirare dalla tv, perchè ero demoralizzato. Un ex agente mi disse “Non lavori più perchè sei sieropositivo. Una mia collega lo aveva detto al direttore di rete per non farmi lavorare più. Lì mi è montata una rabbia incredibile e la voglia di venire al Grande Fratello per raccontare la verità». Signorini poi fa una sorpresa a Ciacci facendogli incontrare in giardino la sua grande amica Adriana Volpe che gli è sempre stata vicino. Racconta la conduttrice, guardandolo negli occhi: «Ho vissuto le tue fragilità, i tuoi dubbi, ma tu hai dimostrato il coraggio delle tue idee. Hai fatto capire che la medicina ha fatto passi avanti. Noi eravamo rimasti ai tempi di Freddy Mercury dove Aids voleva dire morte. E poi hai dato un messaggio importante ai giovani, hai fatto capire che bisogna tenere la guardia alta perchè ancora si contagiano. E infine ora tu sei libero».

Interviene anche in collegamento il prof Andrea Gori del Policlinico di Milano che ribadisce i concetti espressi, mette in guardia i giovani che non si proteggono e spiega ancora che non c’entra nulla l’omosessualità con l’HVI, ma esistono comportamenti sbagliati.

30 settembre 2022 (modifica il 30 settembre 2022 | 00:05)