15 gennaio 2019 - 17:36

Bagni di sole e medici di quartiere, la nuova vita dei pensionati in Sardegna

Il progetto di Marco Corrias, sindaco di Fluminimaggiore, 3mila abitanti e un territorio straordinario: «Combattere lo spopolamento facendo del proprio paese una residenza diffusa per gli over 65 di tutta Europa» 

di Donatella Percivale

Un carretto sardo nel centro di Fluminimaggiore (foto di Eleonora Pilurzu) Un carretto sardo nel centro di Fluminimaggiore (foto di Eleonora Pilurzu)
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Fluminimaggiore, in provincia di Carbonia, sarà il primo paese in Italia pensato esclusivamente per il benessere degli over 65. Poco distante dal mare (sette chilometri), circondato da boschi e paesaggi spettacolari, un servizio di assistenza sanitaria 24 ore su 24 e una comunità accogliente dedita al benessere dei propri ospiti. E’ l’Happy Village cui sta lavorando Marco Corrias, il giornalista-scrittore eletto sindaco del suo paese d’origine nel giugno dello scorso anno e intenzionato a fare di Fluminimaggiore la prima residenza diffusa per pensionati di tutta Europa. Ex sito minerario di 3mila abitanti situato nel sud ovest della Sardegna, il paese negli ultimi anni è stato teatro di una brutta crisi: 400 gli abitanti che lo hanno abbandonato alla ricerca di un posto di lavoro e centinaia le case disabitate, compresi gli edifici e le strutture di archeologia mineraria immerse in una realtà paesaggistica di grande valore. Ed è proprio da qui, dalla bellezza e dalle risorse di un territorio ancora in gran parte da scoprire, che Corrias intende ripartire. L’idea è quella di mettere a frutto le ricchezze ambientali, agroalimentari, climatiche del sud ovest dell’Isola per attirare uomini e donne alla ricerca di luoghi dove la vita può essere piacevole, divertente e soprattutto sana. 

I pensionati con la valigia

Secondo l’ultimo rapporto Censis, sono 370mila i pensionati con la valigia che spendono la propria pensione all’estero: migliaia di italiani che hanno scelto di sfruttare le agevolazioni fiscali in Portogallo, Spagna o Tunisia, paesi dove un caffè costa 60 centesimi e la benzina poco più di un euro. Il modello non è però quello delle esclusive agevolazioni fiscali. «Qui a Fluminimaggiore pensiamo a un pacchetto chiavi in mano, dove chi arriva, oltre al clima mite, troverà residenze di prestigio, cooperative in grado di prestare innumerevoli servizi, trasporti pensati su misura, eccellenze gastronomiche a chilometro zero e la possibilità di accogliere e condividere coi propri affetti lunghi periodi di vacanze in strutture di livello».

Invece delle case di riposo...

Archiviato il modello della tradizionale casa di riposo, si punta a strutture diffuse dotate di tutti i comfort, dai servizi di ristorazione ai centri ricreativo-sportivi. «Penso a chi piace andare al mare a luglio ma anche quelli che amano mangiare i ricci in spiaccia a gennaio, a chi ha la passione di andare a cercare funghi in ottobre, camminare o fare yoga a qualsiasi ora sulla spiaggia e andare al cinema, al teatro o all’opera senza lo stress del parcheggio. Penso alle escursioni nelle cantine vinicole, alle gite archeologiche, alla raccolta delle more e degli asparagi, alla lunga stagione estiva nelle nostre magnifiche calette. L’Iglesiente è un territorio straordinario e facilmente raggiungibile, si trova a poco più di un’ora da Cagliari, dall’aeroporto di Elmas, dall’isola di Carloforte o dalle dune di Piscinas, uno dei deserti naturali più grandi d’Europa dove i bagni di sole si fanno anche a dicembre inoltrato». 

Il panorama di Fluminimaggiore (foto di Eleonora Pilurzu) Il panorama di Fluminimaggiore (foto di Eleonora Pilurzu)

Affitti a 300 euro al mese

Il modello a cui sta lavorando Corrias è quella della cooperativa di servizi o di una cooperativa di comunità dove tutti i cittadini sono invitati a contribuire: proprietari di case, artigiani, commercianti, operatori sociali, tecnici e specialisti. «E’ il paese intero chiamato a realizzare questo progetto: occorrono manager capaci di gestire e imprenditori edili che si occupino della reperibilità e ristrutturazione delle case del centro storico. Qui le strutture disabitate sono circa cinquecento e un affitto raramente supera i 300 euro al mese». Le abitazioni dovranno rispondere a standard eccellenti di qualità e sicurezza, possibilmente dovranno essere dotate di giardini e cortili e non dovranno essere isolate, in modo da restituire il senso di comunità e favorire le relazioni tra gli ospiti.

Un carretto sardo nel centro di Fluminimaggiore (foto di Eleonora Pilurzu) Un carretto sardo nel centro di Fluminimaggiore (foto di Eleonora Pilurzu)

Assistenza sanitaria notte e giorno

Fondamentale, per il sindaco, il tema della salute. «Chi sceglierà Fluminimaggiore dovrà poter vivere in totale sicurezza: l’assistenza sanitaria sarà garantita notte e giorno, con medici di quartiere e allarmi nelle stanze collegati a centri specializzati in grado di intervenire in qualsiasi momento». Massima attenzione anche alla voce trasporti: «Prevediamo un’organizzazione personalizzata casa per casa, con pullmini a costante disposizione per andare al mare, uscire la sera, organizzare una giornata di shopping a Oristano oppure una gita tra i resti archeologici del Sinis». E le pulizie in casa chi le fa? «Sono comprese nella retta mensile, assieme a tutte le altre spese. Che ovviamente non si pagheranno in Posta. Lo prometto: all’Happy Village di Fluminimaggiore i pensionati non faranno mai più la coda per le bollette!».

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