23 agosto 2019 - 12:39

Salvini: «Ipotesi di un governo Pd-M5S fa rabbrividire mezza Italia»

Il leader leghista in diretta su Facebook: «Oggi ci sarà l’incontro tra i vertici del Pd e del M5S, mi auguro che nessuno pensi di lasciare il Paese in mano ai dem che hanno perso tutte le elezioni». Giorgetti: «La crisi è difficile da spiegare all'estero»

di Silvia Morosi

Salvini: «Ipotesi di un governo Pd-M5S fa rabbrividire mezza Italia»
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«Che qualcuno stia pensando di riportare al governo, per interessi personali, i Renzi, le Boschi, i Lotti le Boldrini che gli italiani hanno cacciato proprio no. Pur di evitare questo le porte e le vie della Lega sono infinite perché rivedere al governo Renzi e la Boschi proprio no». A parlare — in diretta su Facebook — è Matteo Salvini. «L’ipotesi di un governo Pd-M5S sta facendo rabbrividire i cittadini e gli imprenditori di mezza Italia. Vi ricordate le tasse sui conti correnti, vi ricordate banca Etruria?», ha aggiunto il leader leghista, chiederà «agli amici dei 5 stelle» se davvero vogliono «riportare al potere Renzi, la Boschi, quello che definivano il partito di Bibbiano, di Banca Etruria, della spartizione delle poltrone del Csm». E’ il repertorio ormai consueto di Salvini in questi giorni, al quale però l’attuale vicepremier ha fatto seguire una nuova apertura in extremis al M5S.

La Lega — ha poi chiarito Salvini — «si propone di andare al governo e la tassazione sulla casa non sale come qualcuno vuole a sinistra ma scenderà», annunciando una manovra «forte, importante, coraggiosa e di buon senso. Oltre a non aumentare l'Iva vogliamo ridurre abbondantemente la tassazione ormai fuori controllo: non tutto e per tutti subito, ma una bella cura fiscale positiva». «Io non mollo. Siamo qui per ridare agli italiani o un governo stabile, con le idee chiare, con una squadra nuova, o si va al voto. Io, nel mio piccolo, con tutti i miei errori e i miei problemi, sto qua nel mio ufficio a lavorare», ha concluso.

Alle sue parole hanno fatto seguito quelle di Giancarlo Giorgetti: «In Italia complichiamo tutto, questa crisi politica è impossibile da spiegare all'estero. Uno straniero non la capisce ma l'Italia è il Paese dei campanili, delle differenze che alla fine creano bellezza e risultato», ha detto al Meeting di Rimini il sottosegretario alla presidenza del consiglio dei ministri del dimissionario governo Conte. E ha definito come un «miracolo» l'essere riusciti ad andare d'accordo con il Movimento 5 Stelle sullo sport, in mezzo a tante tensioni.

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