24 agosto 2019 - 23:19

La Juve somiglia ancora alla squadra di Allegri, Ancelotti ha in mano un grande Napoli

Higuain e Ronaldo dovrebbero scambiarsi la palla in fretta: a volte riesce, e si vede Sarri. Gli azzurri sono una squadra, la Fiorentina comincia ora

di Mario Sconcerti

La Juve somiglia ancora alla squadra di Allegri, Ancelotti ha in mano un grande Napoli
shadow

C’è la vecchia Juve, non la nuova. Quando entra Rabiot al posto di Khedira la Juve accusa tutto insieme il caldo e dimentica il suo ottimo primo tempo. Il finale è di quelli da pallone in tribuna comunque sia, nessuna sapienza nel gestirlo, poche capacità di passare la metà campo. Il risultato è quello previsto e comunque anche quello meritato. La domanda è se si sia vista una Juve diversa: la risposta è no o molto raramente, tutto riassunto nella piccola chat fra Ronaldo e Higuain, che giocano vicini, due centravanti con il compito di scambiarsi in fretta la palla. A volte riesce e torna in mente Sarri. Tante altre volte si rimpiangono le visioni classiche di due grandi giocatori che possono fare schemi da soli e sembrano invece tutti e due un po’ fuori destino. Ronaldo ha giocato bene, Higuain solo nel primo tempo. Avere due centravanti chiude la metà degli schemi di Ronaldo, abituato a rientrare dall’esterno. Così è sempre pericoloso ma rende piccolo Higuain che infatti non tira mai in porta. Non è una cattiva idea, ma non produce effetti. Estraneo Rabiot, inutile Bernardeschi, la Juve migliore assomiglia ad Allegri. L’idea è quella di enormi possibilità ancora piene di sabbia. Con tracce di diversità, come se ci fosse una speranza tra futuro e gioco che ancora non si riesce ad afferrare. Esiste un potenziale evidente ma anche una casualità che crea confusione. È una Juve che deve riguadagnare se stessa. Gioca bene soffrendo anche il Napoli a Firenze che infatti segna ogni volta che ha bisogno. Il Napoli è una squadra, la Fiorentina comincia ora, nel confronto con la Juve c’è il silenzio sgranato di Ancelotti che gioca a dimenticare se stesso e le proprie possibilità, fa il senatore di campagna ma ha in mano una grande squadra. Si vede anche Ribéry. La Fiorentina è una buona formazione divisa fra troppo giovani e troppo vecchi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
ALTRE NOTIZIE SU CORRIERE.IT