8 maggio 2019 - 06:59

Arriva l’onda verde degli alpini: L’Area C diventa isola pedonale

Domenica entreranno solo i residenti. Attese 500 mila penne nere per l’adunata. Granelli: «Lasciate a casa l’auto»

di Stefano Landi

Arriva l’onda verde degli alpini: L’Area C diventa isola pedonale
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Per reggere l’impatto dell’onda verde, la parola d’ordine è pazienza. La invoca il vice sindaco Scavuzzo pensando soprattutto ai turisti che per altri motivi avevano scelto di venire a Milano. Ma anche l’assessore alla Mobilità Granelli quando consiglia ai milanesi di lasciare a casa la macchina per non rimanere intasati in quel mezzo milione di alpini atteso per un weekend in città. Ogni grande festa richiede un’organizzazione capillare. Il Comune ha annunciato ieri le regole del gioco. Molto ruota attorno alla sfilata di domenica, che partirà alle 9 del mattino e attraverserà la città da corso Venezia a largo Cairoli. Le zone interessate saranno chiuse al traffico e sarà vietata la sosta. Anche l’Area C, dalle 7 alle 21 di domenica, sarà blindata: sarà permesso l’ingresso solo ai residenti per andare e tornare da casa. Ma sarà vita dura pure per loro, dato che i passi carrai degli edifici lungo il percorso della sfilata non potranno essere utilizzati né in entrata né in uscita. Molte zone dell’Area C saranno poi dedicate agli eventi in programma: quindi, in sintesi, impossibile trovare parcheggio e multe come se piovesse.

Per questo verrà rafforzato il sistema di trasporti pubblici: «Venerdì e sabato le linee della metropolitana saranno attive fino alle 2 di notte. Domenica saranno potenziate con treni aggiuntivi», spiega il direttore generale di Atm Arrigo Giana, mentre mostra il biglietto speciale stampato in occasione dell’Adunata. L’ultimo era stato fatto nel 2017 in occasione della visita di papa Francesco. Anche Trenord è andata incontro agli alpini con la formula del biglietto all inclusive: treno più mezzi a 10 euro, per tre giorni. L’invasione degli alpini (e famiglie) avrà un impatto notevole sulla città. Per qualcuno, in termini di prenotazioni negli alloggi, paragonabile ai sold-out della settimana del Salone del Mobile. La realtà è che un alpino non sarà mai un designer. E viceversa. Ognuno è fedelissimo alle regole del suo mondo. «Gli alpini non vanno alla ricerca di alloggi trendy. Non eleggono la circonferenza della zona 1 come unica soluzione possibile. Meglio il low cost, basta sia comodo, quindi vicino alla metropolitana», spiega Mauro Turcatti di AirBnb, che sarà partner dell’evento.

Impossibile avere numeri certi, ma un piccolo ragionamento per valutare quanti hanno scelto la formula dell’affitto di un’abitazione si può fare. A ieri sera, per la sola zona di Milano, da venerdì a domenica, si contano 30 mila prenotazioni sulla piattaforma: un 7 per cento in più rispetto allo stesso weekend di un anno fa. «Facile immaginare che sia la quota alpini», aggiunge Matteo Frigerio, ad di Airbnb Italia. Ma a muovere i numeri sono soprattutto le richieste fuori città. Da Cernusco sul Naviglio a Vimodrone: l’effetto hinterland. Ci sono poi gli alpini che hanno scelto la soluzione più ruspante, quella che loro stessi, chiamano «l’attendamento». Il Comune ha attrezzato diverse aree: il verde di via San Romanello e via Cardellino, i parcheggi di via Novara e via Tesio saranno a disposizione di tende e camper. In branda saranno circa in 10 mila e avranno a disposizione docce e bagni chimici. All’interno del parco Sempione, in piazza del Cannone, verrà allestita invece la loro Cittadella. Gli alpini non sono hooligans, ma l’arrivo di 500 mila persone rende obbligatorio un piano di sicurezza: 520 uomini della protezione civile, 25 ambulanze, straordinari per polizia e vigili del fuoco. Una macchina imponente. Il meteo per ora sembra voglia dare una mano.

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