Surf, Chris Davidson morto: l’ex stella australiana ucciso a pugni all’uscita di un pub

di Salvatore Riggio

L’atleta, 45 anni, colpito al volto è caduto sbattendo la testa. Arrestato Grant Coleman, 42 anni, fratello di Darren, allenatore della squadra di rugby dei New South Wales Waratahs

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Chris Davidson

Morto dopo essere stato preso a pugni fuori da un pub, a nord di Sydney, in Australia. Choc nel mondo del surf: la vittima è l’ex stella della tavola Chris Davidson, 45 anni. È caduto dopo essere stato colpito al volto, sbattendo la testa sul marciapiede. Un urto che gli è stato fatale. Come riferisce la polizia, è stato soccorso sul posto da un’ambulanza, ma è deceduto poco dopo l’arrivo all’ospedale di Kempsey. Per l’omicidio un uomo di 42 anni è stato arrestato. Come riportano i media locali, l’aggressore sarebbe Grant Coleman, 42enne fratello di Darren, allenatore della squadra di rugby dei New South Wales Waratahs. È finito in manette poco dopo mezzogiorno di domenica 25 settembre. Gli è già stata negata la libertà su cauzione.

Davidson ha partecipato al tour mondiale nel 2010 e nel 2011, chiudendo rispettivamente al 14° e al 15° posto. Si era fatto conoscere nel mondo del surf nel 1996, quando partecipò al Rip Curl Pro a Bells Beach come wild card battendo il campionissimo Kelly Slater, leggenda di questo sport – 11 volte campione del mondo – che così ha omaggiato Chris una volta avuta la notizia della tragica scomparsa: «Ho avuto molte belle battaglie con questo ragazzo. È uno dei surfisti più talentuosi che abbia mai conosciuto», il messaggio dello statunitense sui social network. Il direttore esecutivo del Surfing New South Wales, Mark Windon, ha dipinto Davidson come «uno dei surfisti più eleganti» che l’Australia abbia mai prodotto. «È davvero triste che la sua vita finisca in questo modo, era un talento assolutamente prodigioso». Il 45enne Davidson lascia due figli.

26 settembre 2022 (modifica il 26 settembre 2022 | 14:12)