Il Carrefour di Carugate compie 50 anni: è stato il primo ipermercato d'Italia. «Qui la rivoluzione della spesa»

diRosella Redaelli

Il 6 settembre 1972 l'apertura della galleria commerciale con supermercato e negozi. Cena amarcord tra ex colleghi per celebrare il mezzo secolo: «Venivano da tutto il Nord d’Italia, la formula 3x2 fu un successo»

«Sono le ore 9, Carrefour apre». Era il 6 settembre 1972 e quell’annuncio, che si ripete da 50 anni, indicava non solo l’apertura del primo ipermercato in Italia, ma la trasformazione di Carugate in paradiso dello shopping. La speaker di allora, Giovanna Fronza, si emoziona a pensare a quel giorno: «Per me è stata una svolta, lasciai la Puglia per questa offerta di lavoro. Sono rimasta 30 anni e le mie amicizie più care le ho trovate lì, dietro il banco di assistenza clienti dell’ipermercato». 

Mentre racconta si guarda intorno: tanti colleghi sono con lei, almeno 450, che hanno voluto riunirsi a cena, al ristorante «da Peppino», accanto all’ipermercato, per celebrare mezzo secolo di storia che li ha visti protagonisti. Tra loro cassiere, caporeparto, magazzinieri, direttori che si sono succeduti negli anni, i delegati sindacali con cui hanno battagliato. La memoria storica è Luigi Quartieri, direttore tra il 1980 e il 1987: «Ho seguito il cantiere, la posa della prima pietra, i permessi per costruire, l’inaugurazione a settembre. Ci davano dei matti e dicevano: “State costruendo gabbie per conigli”. Era la rivoluzione del modo di fare la spesa».

La concezione era nuovissima: un supermercato e una decina di negozi a comporre la galleria commerciale: lavanderia, bar, pellicceria, un negozio di quadri e cornici, la polleria e il ferramenta per duplicare le chiavi. A Carugate venivano da tutto il Nord d’Italia per curiosità. Nel parcheggio sotto l’insegna «Carrefour» c’erano ancora le pozzanghere. A dirigere l’ipermercato più grande d’Italia con 400 dipendenti e 64 casse arrivò il francese George Goudimier: «Mi spedirono a Carugate per punirmi — ricorda —. Non parlavo una parola di italiano e invece fu un’esperienza bellissima tanto è vero che dall’Italia non mi sono più mosso». Fu lui, direttore fino al 1980, ad inventarsi la formula del 3x2: «Un successo con auto in coda da Genova per le nostre offerte». 

Non mancarono i flop: «Avevamo provato a mettere i vassoi con venti barattolini di yogurt che in Francia andavano tantissimo, ma non in Italia». Tra le prime assunte anche Maria Rosaria De La Ville, cassiera, delegata sindacale che ricorda quando alle casse le code erano anche di mezz’ora, ma nessuno si lamentava: «Conoscevamo a memoria i prezzi, la domenica non si lavorava e in settimana non c’era l’orario continuato». È stato suo figlio Jurij, oggi addetto al reparto vini e bevande e delegato sindacale Filcams ad organizzare la serata: «Ho sempre considerato questo posto un po’ come casa mia. Un luogo di lavoro che ha creato una vera comunità». A fine anni Novanta la novità delle cassiere sui pattini: «Con 64 casse — ricorda Francesca Vistoli — coprivamo la distanza da Cernusco a Carugate. Ci muovevamo tra le corsie ed eravamo d’aiuto quando bisognava recuperare il prezzo di un prodotto».

La storia più recente racconta i passaggi di proprietà, il ritorno di Carrefour dopo gli anni di Euromercato e il come «Carosello», che oggi identifica il centro commerciale. «Un’idea nata una sera — svela Roberto Zemella —, il ricordo nostalgico delle prime pubblicità in televisione».

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28 novembre 2022 2022 ( modifica il 28 novembre 2022 2022 | 10:08)