La polemica

Pizza con farina di grilli, la replica (tagliente) di Lorenzo Biagiarelli a Gino Sorbillo

di Fabiana Salsi

L’influencer critica il pizzaiolo che ha inscenato una protesta contro la «polvere sgrassata di insetto» a cui l’Unione Europea ha appena dato il via alla commercializzazione. Un confronto, che racconta di un Paese diviso

Pizza con farina di grilli,  la replica (tagliente) di Lorenzo Biagiarelli a Gino Sorbillo

La pizza con farina di grillo? Per Gino Sorbillo è una «porcheria inammissibile che va contro la tradizione». Il celebre pizzaiolo lo ha chiarito in un’intervista rilasciata a Cook,commentando un video virale in cui ha usato la «polvere sgrassata di insetto» appena sdoganata dalla Unione Europea per preparare delle pizze che ha offerto per strada a Napoli. Non tutti però sono d’accordo con Sorbillo. Anzitutto non lo è Lorenzo Biagiarelli, tanto che il food influencer, volto televisivo noto per la sua partecipazione a È sempre Mezzogiorno di Antonella Clerici e Ballando con le stelle, sui suoi seguitissimi profili social ha replicato punto per punto sia al video che all’articolo in questione, esprimendo il suo punto di vista con fare ironico.


Il post di Lorenzo Biagiarelli

«È davvero un peccato che nel 2023 io non possa de-vedere o de-leggere, cioè rimuovere il ricordo della vista e della lettura, delle ultime sparate di Gino Sorbillo in merito alla farina di grillo»: attacca Biagiarelli nel suo lunghissimo post. E poi passa subito ai commenti. Definisce il video del pizzaiolo «una simpatica baracconata» e ne elenca alcuni significativi passaggi. Un esempio? Quello in cui Sorbillo — senza assaggiare la sua pizza con farina di grillo — la propone a un commensale apparentemente ignaro: «A un certo punto gli viene detto che è farina di grillo, lui comincia a saltare, e in abbinamento gli viene consigliato uno spray insetticida. Partono grasse risate, d’altra parte di fronte a questo grande pezzo di comicità da seconda elementare è impossibile restare seri».

«La cosa migliore, però, sono le dichiarazioni a corredo dello stesso Sorbillo», prosegue Biagiarelli nel passare in rassegna l’intervista rilasciata al sito di Cook.
La prima osservazione, in questo caso, riguarda la risposta del pizzaiolo alla nostra domanda sul perché non abbia assaggiato la sua pizza con farina di grillo pur criticandola. E, cioè: «Non mi andava di farlo, né lo farò mai». «Il pensiero di Sorbillo si rivela funzionale come quello di uno spettatore di Rete 4: è contro, ma non sa spiegare perché», argomenta l’influencer. «Non adduce motivazioni logiche, ma si trincera dietro a una bruta irrazionalità che non può, per sua natura, ammettere repliche. È contro e basta, il cimitero della ragione (che, va detto, in Italia va di moda, altrimenti…). Tra l’altro, se c’è un tipo di locale in cui da sempre si mangiano gli insetti, quello è proprio la pizzeria», scrive ancora Biagiarelli ricordando che ingredienti come le farine e le passate sono quelli in cui frequentemente ne vengono riscontrate tracce. Tracce che, è bene ricordarlo, sono assolutamente innocue per la salute (come lo è del resto la farina di grillo, che può provocare reazioni allergiche solo ai soggetti sensibili perché già allergici, in particolare a molluschi, crostacei e acari).

Ma non è finita qui: nel post non mancano commenti «tecnici» — in particolare all’osservazione di Sorbillo sul costo elevato della farina di grillo (cioè 75 euro al chilo) che per Biagiarelli non sussiste perché va «tagliata»con farina di grano — e a un certo punto le critiche si fanno anche aspre. Per esempio quando Biagiarelli definisce «stupida» la previsione di Sorbillo secondo cui «la farina di grillo potrebbe essere la fine della panificazione». Poi, in proposito, con fare provocatorio, l’influencer chiede retoricamente: «Perché, signor Sorbillo, fa finta (ma ho il dubbio che finta non sia) di non sapere che fine ultimo dell’utilizzo della farina di grillo non è quello di sostituire le farine convenzionali (dato che, per sua natura, non può essere lavorato come tale) ma di integrare in piccole percentuali una dieta sostanzialmente convenzionale per poter sostituire una fonte di proteine più sostenibile ad una meno? Avrei adorato leggere la risposta, ma tant’è».
Su questo punto però, Sorbillo e Biagiarelli non sono in disaccordo: durante l’intervista il pizzaiolo ha infatti riconosciuto la sostenibilità degli insetti. Alla nostra domanda sul tema ha infatti risposto: «se c'è un problema bisogna trovare una soluzione», continuando a insistere piuttosto sul fatto che — oltre al prezzo — a suo parere un piatto come la pizza non va snaturato con una farina di insetti. Ma per Biagiarelli, evidentemente più aperto alle novità, non c’è tradizione che tenga.
«Sorbillo, ovviamente, può dire ciò che vuole: io non discuto la sua autorevolezza di pizzaiolo, vorrei però che la sua opinione fosse argomentata», ha ulteriormente commentato al telefono con noi Lorenzo Biagiarelli. «Non amo sentir parlare in nome di una ragione ideologica. Né è corretto far passare l'idea che la farina di grillo sia un'imposizione. La scelta è libera ed è innegabile che prodotti come questo siano una possibilità per un futuro più sostenibile: una fonte proteica alternativa, sana e sicura», ha proseguito. E poi ha concluso: «Sia chiaro anche che non discuto nemmeno l'idea che qualcosa possa fare schifo, perché «lo schifo» è irrazionale per antonomasia».


I pareri sulla farina di grillo

Del resto anche l’Efsa — Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare che ha dato l’ok ai prodotti a base di insetti — aveva avvertito che i produttori, e quindi i ristoratori, avrebbero dovuto fare conti con un «effetto disgusto» dei consumatori. Lo prova il fatto che i commenti alle osservazioni di Biagiarelli rispetto alla protesta messa in atto da Sorbillo raccontano di un Paese diviso a metà. Tra i tanti, ne prendiamo due, da esempio. Nel criticare le parole di Sorbillo, ma anche la sua scelta di spettacolizzare la «protesta», qualcuno ha scritto: «Se è contro l'utilizzo di queste cose (anche se non sa spiegare perché) è sufficiente che nella sua cucina non le usi. Nessuno ha mai detto che diventerà obbligatorio utilizzare la farina di grillo». Qualcun altro, però ha anche fatto notare: «In un paese dove i prodotti sono il top è la nostra cultura alimentare e al primo posto non penso che avranno fortuna i cultori degli insetti». Le novità però sono sempre un cambiamento, che in quanto tale richiede tempo. Per capire se saremo disposti ad accettarlo, magari basta solo aspettare.