Milano

Striscione fascista a Milano, chiesto processo per gli Irriducibili della Lazio

Il 24 aprile 2019 Claudio Corbolotti e altri ultrà biacocelesti fecero un blitz in piazzale Loreto esponendo uno striscione in onore a Mussolini e gridando più volte il presente
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Rischiano il processo per manifestazione fascista il capo degli Irriducibili della curva della Lazio, Claudio Corbolotti, 54 anni, e altri ultrà biancocelesti per il blitz del 24 aprile del 2019 nel quale alcune decine di ultras laziali a due passi da Piazzale Loreto, piazza simbolo della Resistenza, hanno esposto uno striscione in onore a Benito Mussolini, gridando più volte il 'presente' e facendo saluti romani.


Il dipartimento antiterrorismo della Procura, guidato da Alberto Nobili, ha chiuso, infatti, l'inchiesta coordinata dal pm Leonardo Lesti e condotta dalla Digos contestando l'articolo 2 della Legge Mancino a Corbolotti e ad altri ultrà (quattro o cinque, quelli che sono stati individuati grazie ai filmati) e poi ha chiesto il rinvio a giudizio (deve essere fissata l'udienza preliminare).



Gli investigatori avevano identificato quasi subito Corbolotti, già arrestato nel 2004 per degli scontri fuori dall'Olimpico e con un passato nella segreteria dell'allora sindaco di Roma Gianni Alemanno. Alcuni passanti avevano anche aiutato gli investigatori fornendo i numeri di targa di alcune macchine con cui i neofascisti si erano dileguati. La Digos, poi, ha lavorato sulle immagini delle telecamere di sorveglianza per riuscire ad individuare alcuni degli ultrà coinvolti. Altri erano irriconoscibili perché i volti erano coperti da sciarpe e altri indumenti.