9 agosto 2018 - 12:40

Vaccini, la ministra Grillo: «Depositata una proposta di legge per l’obbligo flessibile»

L’allarme dei pediatri: «Il cosiddetto snellimento delle pratiche burocratiche allenta le maglie del controllo ed aumenta il rischio. L’autocertificazione non è utilizzabile in sanità»

di Valentina Iorio

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«Abbiamo depositato ieri la proposta di legge della maggioranza in cui spingeremo per il metodo della raccomandazione che è quello che noi prediligiamo da un punto di vista politico, nel quale prevederemo delle misure flessibili di obbligo sui territori, e quindi anche nelle Regioni e nei Comuni dove ci sono tassi più bassi di copertura vaccinale o emergenze epidemiche. Sebbene mi prendano in giro su questo punto, l’idea di un obbligo flessibile a seconda dei territori è l’idea più sensata». Lo ha annunciato la ministra della Salute Giulia Grillo,dopo che l’Associazione dei presidi ha fatto sapere che i genitori che non presenteranno il certificato dell’Asl che attesta l’avvenuta vaccinazione non potranno mandare i figli a scuola. Una posizione che lei dichiara di non comprendere. «Lo strumento dell’autocertificazione è stato usato per tutto il 2017— sottolinea l’ex capogruppo 5 stelle alla Camera— Lo useremo anche per il 2018 perché Lorenzin non ha istituito l’Anagrafe vaccinale nazionale e non volevamo caricare il cittadino di un onere ulteriore costringendolo a fornire tutta la documentazione». L’ex ministra affida a Twitter la sua replica: «Qualcuno spieghi al ministro Giulia Grillo che l’autocertificazione prevista dalla legge è norma transitoria in attesa della data perentoria in cui presentare le certificazioni. La sua proroga serve solo ad attendere la norma Paola Taverna per eliminare obbligo. #iovaccino».

L’opposizione attacca il ministro

Sulla questione vaccini interviene anche il Pd che accusa la ministra Grillo di inadeguatezza. «Il decreto Lorenzin prevede già la campagna di informazione per famiglie e obbligo fino al raggiungimento della soglia di immunità. Mentre noi proteggiamo, lei cede a pericolose pressioni «No Vax». Si dimetta», scrive su Twitter la senatrice Simona Malpezzi, vice presidente del gruppo dem del Senato. A chiederne le dimissioni è anche il senatore di Forza Italia, Francesco Giro, che dichiara: «I presidi e dirigenti scolastici tutelano la salute pubblica, un compito che spetterebbe allo Stato e al ministro, invece di offenderli li ringrazi». Anche l'ex ministra Maria Elena Boschi nei giorni scorsi aveva criticato Giulia Grillo, dicendo: «Ha detto che vaccinerà suo figlio: bene, sono contenta che sia una buona madre e che si occupi della salute di suo figlio. Sarei molto più contenta se fosse anche un buon ministro della salute e si occupasse della salute dei figli degli altri, anche di chi non è medico e di chi magari, anziché informarsi attraverso ricercatori, scienziati, crede alle bufale di Salvini e Di Maio, ai blog e va dietro ai no vax. Io chiedo ai rappresentanti del Governo di fermarsi, di fermarsi finché siamo in tempo sulle vaccinazioni».

L’allarme dei pediatri

La mossa del ministero preoccupa i pediatri. «Il cosiddetto snellimento delle pratiche burocratiche allenta le maglie del controllo ed aumenta il rischio che un numero crescente di bambini accedano alla comunità scolastica senza le necessarie protezioni nei confronti di malattie che possono sconvolgere la loro vita e quella delle loro famiglie», afferma il Collegio dei professori ordinari di pediatria presieduto da Giuseppe Buonocore dell’Università di Siena. «L’autocerificazione — ricordano — non è utilizzabile in ambito sanitario, se non a seguito di espressa previsione legislativa». E sui «no-vax» aggiungono: «Non hanno mai visto giungere al pronto soccorso pediatrico un bambino non vaccinato in coma per encefalite da morbillo, o un lattante in apnea per pertosse, o un neonato con compromissione neurologica, cieco e sordo a causa della rosolia contratta dalla madre in gravidanza».

Presidi: «A settembre rischio caos, vogliamo chiarezza»

«Non ci interessa polemizzare con il governo, il nostro interesse è che le famiglie a settembre siano messe nella condizione di capire quello che devono fare sui vaccini, altrimenti si procederà a macchia di leopardo», ha detto il presidente dell’Associazione nazionale presidi del Lazio, Mario Rusconi, chiedendo un incontro al ministro a fine agosto. Sollevando diverse perplessità Rusconi ribatte: «Laddove ci saranno centinaia di genitori che porteranno le autocertificazioni, qualcuno dovrà pur verificare se realmente siano in regola». Sull’obbligo flessibile annunciato dal ministro Grillo, il presidente dell’Associazione nazionale presidi del Lazio ha detto che «Noi siamo dirigenti dello Stato, se ci sarà una legge che prevede questa misura noi la applicheremo. Chiediamo solo leggi sicure».

Ministro istruzione «Considerare preoccupazioni presidi»

«È opportuno considerare le preoccupazioni dei dirigenti scolastici, che costituiscono snodo fondamentale per il sistema di istruzione e formazione. Certamente la dirigenza scolastica non può essere gravata di incombenze in materia sanitaria». Lo scrive su Facebook il ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, Marco Bussetti. «La questione vaccinale è tema di salute pubblica. Il Miur, nell’ambito delle proprie competenze, garantisce la massima collaborazione al Ministero della Salute per l’attuazione delle politiche sanitarie previste»

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