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Cucina veneta, il festival premia le eccellenze a Venezia

Foto di gruppo per i premiati del Festival della cucina veneta a Venezia

 

Tra i premiati il gelato padovano di Guido Zandonà, con un gusto interamente dedicato al Veneto. Ma anche la pasta Artusi e l’olio veronese, la frutta e verdura del mercato agroalimentare di Padova, i formaggi di Piazzola sul Brenta, la grappa vicentina dell’azienda Zanin, le cozze di Chioggia e il papà dello gnocco veronese

Maria Ducoli
Aggiornato alle 1 minuto di lettura

Ca’ Vendramin Calergi di Venezia si fa cornice perfetta per la premiazione delle eccellenze venete in ambito enogastronomico. Dopo un tour dal Polesine alle Dolomiti,il festival della cucina veneta si è fermato a Cannaregio.

«Quando dobbiamo stilare una lista di rappresentanti della cucina veneta c’è l’imbarazzo della scelta. Ciò che è essenziale è anche lo sprint della comunicazione: senza un efficace storytelling, il prodotto resta all’interno del proprio recinto»,  commenta il presidente dell’associazione Cultura e Cucina Paolo Caratossidis.

Tra i premiati il gelato padovano di Guido Zandonà, con un gusto interamente dedicato al Veneto.

Ma anche la pasta Artusi e l’olio veronese, la frutta e verdura del mercato agroalimentare di Padova, i formaggi di Piazzola sul Brenta, la grappa vicentina dell’azienda Zanin, le cozze di Chioggia e il papà dello gnocco veronese.

Prodotti diversi ma un solo credo comune: l’importanza di fare sinergia, concetto reso concreto anche dalla premiazione di Fabrizio Scibetta e Alessandro Ferro, chef ambasciatori delle ricette venete nel mondo.

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