MILIARDARI E LAVORATORI

In Italia bisogna lavorare 26 anni per guadagnare quanto Elon Musk in un minuto

di Sergio Bocconi

In Italia bisogna lavorare 26 anni per guadagnare quanto Elon Musk in un minuto

I lavoratori europei impiegano 27 anni (in media) per accumulare la fortuna che raccoglie in un solo minuto Elon Musk, l’uomo più ricco del mondo, il visionario imprenditore di Tesla e Space X. E questa stratosferica distanza fra la nostra ricchezza e quella dei primi 10 Paperoni, che nell’anno del Covid hanno aumentato le loro fortune del 56% a 1.100 miliardi, rischia di diventare ancora più ampia ogni giorno.

Per sapere se l’inarrivabile benchmark della propria vita lavorativa dev’essere lo stesso Musk oppure l’ex primo Jeff Bezos, il padrone di Amazon (il sorpasso si è consumato nei primi giorni di gennaio), si può consultare la classifica di «Forbes» aggiornata all’ultimo istante dei multimiliardari del mondo, «The real-time billionaires list», che vede un testa a testa continuo fra i due, entrambi (a metà gennaio) accreditati di un patrimonio che oscilla intorno ai 183 miliardi di dollari.

La posizione dell’Italia

Come al solito poi, le medie rendono conto solo in parte della realtà. Nel senso che se in generale in Europa a un lavoratore «bastano» 27 anni per accumulare quanto Musk in un minuto (cioè 775.418 euro), secondo i calcoli del sito «AddictiveTips» riportati in questa tabella nell’Europa dell’Est ne sono necessari più del doppio (60 anni), in Bulgaria più del triplo (88 anni e nove mesi) e in Slovacchia quasi 78. E in Italia? Siamo vicini alla media Ue con 25 anni e 11 mesi, con la Spagna (28 anni e tre mesi). Ma bisogna tener conto che basta fare un passo, anzi un salto, perché il rapporto anni-60 secondi aumenti considerevolmente: dopo Madrid c’è Atene, con 44 anni e mezzo e subito dietro il Portogallo con quasi 48 anni. Per contro sono più vicini (si fa per dire) al club dei super ricchi i cittadini lussemburghesi, i quali per «valere» come 60 secondi di Musk devono lavorare «soltanto» 12 anni e 8 mesi. Mentre in Austria occorrono 14 anni e 5 mesi e in Danimarca quasi 15.

Super ricchezze e guadagni stellari

La situazione cambia, ma non di troppo se, invece di parlare di ricchezza, si fa riferimento ai «semplici» guadagni. Riguardo a Musk in particolare va tenuto conto che è fondatore, ceo e azionista e può avvalersi di un piano di stock option ardito che tuttavia si è rivelato ben più realista di quanto gli analisti abbiano giudicato per diverso tempo. Il piano, che proietta il valore in Borsa di Tesla nel 2029 a 650 miliardi di dollari, più che decuplicandolo rispetto al valore di partenza, è già stato superato: nelle sole ultime 52 settimane la quotazione di Tesla è passata da 70 a 884 dollari e la capitalizzazione ha superato quota 800 miliardi (come confronto: Volkswagen vale 80 miliardi di euro). Grazie a questo scatto in Borsa Musk è diventato il più ricco. Uno sprint davvero astronomico se si pensa che nel marzo 2016 la sua ricchezza era valutata 10,7 miliardi di dollari e nel settembre 2020 68 miliardi. Già con riferimento al 2018, comunque, la classifica Equilar-«New York Times» dei primi 200 ceo più pagati, considerando le total compensation, che comprendono tutto, quindi anche i piani di stock option, metteva al primo posto Musk con un compenso totale (virtuale) di 2,284 miliardi di dollari, che portava il ceo pay ratio (il rapporto fra compensi del capo azienda e dei dipendenti) a quota 40.668: per un lavoratore Tesla occorrevano cioè oltre 40 millenni per guadagnare quanto Musk.

Parlando invece di guadagni, del solo reddito, nel novembre 2020 «Gigacalculator» ha stimato che ai lavoratori italiani occorrono 23 settimane e 3 giorni per guadagnare quanto il fondatore di Tesla in 5 minuti, cioè 12.854 euro. E per raggiungere il compenso di 300 secondi del secondo ceo, Tim Cook (Apple) 5 settimane e 1 giorno. E la pandemia ha certo allargato ulteriormente le distanze.

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