23 luglio 2019 - 11:40

Ilaria Occhini, Raffaele La Capria al teatro Argentina per l’ultimo saluto alla moglie

La figlia Alexandra accoglie i tanti arrivati alla camera ardente. Un tappeto di fiori bianchi e rosa ricopre la bara: sul palcoscenico vengono proiettate le foto di famiglia: «Sono bellissime» dice il marito. In platea anche Ferzan Ozpetek

di Carlotta De Leo

 Raffale La Capria davanti al feretro della moglie  Ilaria Occhini (Ansa) Raffale La Capria davanti al feretro della moglie Ilaria Occhini (Ansa)
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Non poteva non dare l’ultimo saluto alla donna della sua vita. Sorretto dalla nipote e dalla figlia, lo scrittore 96enne Raffaele La Capria, attorno a mezzogiorno, è entrato al teatro Argentina dove è allestita la camera ardente per la moglie Ilaria Occhini, morta a 85 anni il 20 luglio. Piano piano e con dolcezza si è avvicinato al feretro della moglie, al cui fianco è stato per quasi sei decenni («un amore immenso in 58 anni» ha detto la figlia Alexandra). Dopo aver abbracciato Emma Bonino e Gabriele Lavia, lo scrittore poi si è seduto in platea, per guardare le immagini della moglie e della loro famiglia scorrere sullo schermo. «Sono fotografie bellissime», ha detto.

Il palcoscenico vuoto

Si è aperta martedì mattina al Teatro Argentina di Roma la camera ardente per l’attrice Ilaria Occhini, morta il 20 luglio a 85 anni.Una tappeto di fiori bianchi e rosa ricoprono la bara sotto il grande palcoscenico vuoto, occupato solamente da uno schermo che proietta le foto di famiglia e della lunga carriera teatrale sulle note di La vie en rose, My way ed Era de maggio. Seduta accanto al feretro ad accogliere le persone giunte a rendere omaggio, la figlia Alexandra.

L’ultimo saluto

Tante le persone comune venute a portare l’ultimo saluto, molti seduti in platea per un momento di raccoglimento. In platea anche il direttore del Teatro di Roma Giorgio Barberio Corsetti e il regista Ferzan Ozpetek che l’aveva diretta nel film «Mine Vaganti». Dopo il lungo abbraccio alla figlia dell’attrice Alexandra, ha baciato commosso il feretro e ha lasciato il teatro.«Non ce la faccio a parlare, sono troppo scosso» ha detto. In teatro sono arrivati anche i registi Piero Maccarinelli e Francesco Apolloni che ha detto:«Io che venivo dalla bruttezza della periferia, con la famiglia di Ilaria Occhini ho scoperto la bellezza dell’arte e della natura. Li ho conosciuti grazie ad Alexandra, la mia fidanzatina ai tempi dell’Accademia con cui ho iniziato a scrivere le prime cose per il teatro - racconta - fino a quel momento non avevo mai letto un romanzo, poi cominciai con i classici greci, Proust e Joyce, solo per poter stare con loro e parlare».

I funerali

«La camera ardente sarà aperta fino alle 16.30. Poi alle 18 i funerali alla Chiesa degli artisti in piazza del Popolo.

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