1 aprile 2021 - 15:50

Daniel Guerini, tremila ai funerali del calciatore morto in un incidente. Presenti Lotito e Cairo

Rappresentanze di Lazio, Roma e Fiorentina all’ultimo saluto al giocatore della Primavera della Lazio. Il presidente del Torino, Urbano Cairo, era con il figlio Federico, amico del giocatore scomparso. Il messaggio del Papa

di Rinaldo Frignani

Daniel Guerini, tremila ai funerali del calciatore morto in un incidente. Presenti Lotito e Cairo L’uscita del feretro dalla basilica di Don Bosco (foto Barsoum/Lapresse)
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Una bandiera della Lazio sventola dalla terrazza del palazzo più alto che si affaccia davanti alla basilica di San Giovanni Bosco, a Cinecittà. Più in basso 3mila tifosi biancocelesti presidiano il piazzale, stringendosi allo striscione che quasi passa da un marciapiede all’altro. C’è scritto: «Quanno a sera s’addormenta er monno, Roma lo cullulava in braccio ar sonno... Ciao Daniel». Una folla, non solo di ultrà, ha reso omaggio giovedì mattina a Daniel Guerini, per gli amici «Guero», il 19enne fantasista della Lazio Primavera morto il 24 marzo scorso in un incidente stradale su viale Palmiro Togliatti, a Torre Spaccata. I funerali sono stati celebrati proprio nel giorno del nono anniversario della scomparsa del simbolo della Lazio, Giorgio Chinaglia.

Ai genitori Michela e Danilo, e al fratello minore Alessio, giocatore della Lazio di calcio a cinque, l’abbraccio del presidente della società Claudio Lotito, ma anche quello del patron del Torino, Urbano Cairo, per il quale Daniel ha giocato negli scorsi campionati fino al ritorno in prestito a Formello nel gennaio scorso. «Guero» era anche amico del figlio del presidente granata, Federico, anch’egli presente in chiesa. E poi anche una delegazione della Lazio, con la prima squadra - con fra gli altri Correa, Reina, Radu, Parolo, Cataldi, Leiva, il tecnico Simone Inzaghi, il direttore sportivo Igli Tare e il suo stretto collaboratore Alessandro Matri e il club manager Angelo Peruzzi- , e tutta la Primavera, fatta arrivare con il pullman con i colori sociali. C’erano poi i giocatori della Primavera della Roma, accompagnati da Riccardo Calafiori, e della Fiorentina - con il tecnico romano, ed ex centrocampista giallorosso Alberto Aquilani - , insieme con una folta rappresentanza della Curva Nord, ma anche della Sud romanista e alcuni esponenti del tifo interista. Al termine della cerimonia alcuni giocatori della Primavera hanno poggiato sulla bara le maglie della Lazio e della Fiorentina, altra squadra nella quale «Guero» ha militato insieme con la Spal.

«Appresa la notizia della prematura scomparsa, sua santità Papa Francesco desidera esprimere ai genitori Danilo e Michela, al fratello Alessio, e a tutti i famigliari, alla società Lazio, ai dirigenti e agli amici le più sentite condoglianze, assicurando che la vita dei defunti è semplicemente trasformata e che è preparata all’eternità. Che ottenga il conforto, e che ottenga la confortatrice benedizione apostolica, estendendola a tutti i presenti oggi per lui». Questo il messaggio inviato dal Santo Padre e letto nel corso della cerimonia.

Applausi e palloncini biancocelesti all’ingresso e all’uscita del feretro con i colori della Lazio dalla basilica. Ripetuti cori della Nord, abbracci davanti al carro funebre, un maxi assembramento che non è stato interrotto dal cordone di sicurezza, anche per ragioni di ordine pubblico. Fermato e identificato un operatore che stava facendo volare un drone. E alla fine l’inno della Lazio, cantato due volte di seguito dalla folla, fra i fumogeni bianco e celesti che avvolgevano la piazza. L’addio da brividi a un giovane calciatore che ai genitori aveva detto: «Sogno di tornare a Roma e diventare una bandiera della Lazio».

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